Il futuro del lavoro: digital reskilling ma non solo

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Il futuro del lavoro: digital reskilling ma non solo

La ricerca GallupThe Real Future of Work-The Disruption issue”di settembre 2019 affronta l’argomento del futuro del lavoro dal punto di vista delle competenze dei lavoratori.

La ricerca prende in considerazione Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti.

L’obiettivo della ricerca é rispondere a questa domanda: “che livello di formazione hanno i dipendenti per affrontare i rapidi cambiamenti tecnologici che intercorrono nelle aziende?”.

La ricerca mette in evidenza il livello di preparazione hanno i lavoratori nell’utilizzo delle nuove tecnologie emergenti, considera se hanno svolto dei corsi di formazione e come vengono messi a disposizione questi corsi.

Le persone non hanno paura della digitalizzazione

Il primo risultato piacevolmente sorprendente è che le persone non hanno paura dell’imminente digitalizzazione del proprio lavoro, al contrario pensano che il supporto della tecnologia avrà un impatto positivo nel loro ambiente lavorativo. La ricerca vuole anche approfondire il grado di preparazione di organizzazioni e dipendenti all’arrivo imminente di queste tecnologie.

Dei cinque paesi la Germania sembra assestarsi in una posizione favorevole poiché risulta già molto avanti nell’utilizzo e l’integrazione delle tecnologie nella forza lavoro. Il che aumenta le percentuali di ottimismo.

La stampa ha soprattutto evidenziato il rischio della perdita di posti di lavoro dovuti all’automazione e il World Business Forum ci avverte che il 47% dei lavori sono già automatizzatili con le tecnologie esistenti. Ci sono congressi, blog, riviste e perfino un sito web che calcola la percentuale di probabilità che il proprio lavoro venga sostituito da un robot (https://willrobotstakemyjob.com/). Oggi però lo scenario sta cambiando, come evidenzia la ricerca Gallup.

Le persone hanno acquisito consapevolezza. Non possiamo più fare a meno della tecnologia nel nostro lavoro come a casa. Ci facilita la vita, semplifica le cose e ci  assistenza.

Leggere e analizzare la grande quantità di dati oggi disponibile sarebbe impensabile senza tecnologia. Si sta passando da una condizione di utilizzo della tecnologia come supporto a fare le cose ad un’uso della tecnologia per prendere decisioni.

Un’altro aspetto molto importante che mette in risalto questa ricerca è l’orientamento al presente. Non si può più parlare del futuro. Il cambiamento sta già avvenendo oggi e i rapidi sviluppi nell’utilizzo di Intelligenza Artificiale (AI) e Robotic Process Automation (RPA) hanno fatto si che questa tecnologia sia già tra noi.

Le aziende preparano i lavoratori attraverso la formazione

Il 20% degli intervistati in Germania e il 27% nel Regno Unito ritengono che le loro aziende li stiano formando nella maniera dovuta e corretta per prepararli all’ingresso delle nuove tecnologie in azienda.

Il fatto che la tecnologia avrà sempre bisogno dell’affiancamento delle persone questo significa sviluppare da subito competenze e abilità che fino a non molto tempo fa sono state sottovalutate e ritenute poco importanti. Le aziende richiedono empatia, creatività, buone abilità relazionali e cognitive che possono anche essere apprese tramite la formazione e l’esperienza.

La ricerca Gallup non è l’unico dato che conferma la necessità di preparare i propri lavoratori all’ingresso delle nuove tecnologie. Amazon ha annunciato che investirà 700 milioni di dollari da oggi al 2025 in “up skilling training” per 100.000 dipendenti. (Source: Forbes) (Source: The Guardian). E Amazon non è la sola. JP Morgan Chase, Wallmart e SAP stanno facendo la stessa cosa.

Secondo il World Economic Forum il panorama che prenderà il mondo del lavoro avrà queste caratteristiche:

2018

In aumento 2022

In declino 2022

Analytical thinking and innovation

Analytical thinking and innovation

Manual dexterity, endurance and precision

Complex problem-solving

Active learning and learning strategies

Memory, verbal, auditory and spatial abilities

Critical thinking and analysis

Creativity, originality and initiative

Management of financial, material resources

Active learning and learning strategies

Technology design and programming

Technology installation and maintenance

Creativity, originality and initiative

Critical thinking and analysis

Reading, writing, math and active listening

Attention to detail, trustworthiness

Complex problem-solving

Management of personnel

Emotional intelligence

Leadership and social influence

Quality control and safety awareness

Reasoning, problem-solving and ideation

Emotional intelligence

Coordination and time management

Leadership and social influence

Reasoning, problem-solving and ideation

Visual, auditory and speech abilities

Coordination and time management

Systems analysis and evaluation

Technology use, monitoring and control

Source: World Economic Forum, Future of Jobs Report 2018.  

La digitalizzazione in Italia

L’Italia non vanta gli stessi numeri ottimisti dei paesi europei presi a campione dalla ricerca Gallup. È in ritardo nella digitalizzazione e nell’automazione di molte aree aziendali. Lo stesso si può dire per quanto riguarda gli investimenti in formazione da parte di aziende e pubblica amministrazione.

Di questo e di come affrontare il futuro del lavoro si è parlato il 24 settembre 2019 a Milano al Congresso Nazionale di Robotic Process Automation (RPA) e Artificial Intelligence (IA) organizzato da RPA Italy, associazione no-profit nata nel 2017 con l’obiettivo di divulgare la tecnologia della RPA, le sue conseguenze sul modo di lavorare e l’effettivo valore aggiunto che ciascuno di noi dovrebbe portare nelle imprese.

Ecco i principali temi di discussione che riguardano il futuro del lavoro emersi durante il congresso:

  • People, process, technology and data

Cos’è RPA e in cosa si differenzia da IA? RPA è un robot software che imita le azioni umane, mentre l'IA è la simulazione dell'intelligenza umana da parte delle macchine. I quattro fattori persone, processi, tecnologia e dati sono tutti correlati tra loro. Coesistono e collaborano insieme oggi più che mai all’interno delle organizzazioni.

  • Start with the workforce culture

L’errore del management è spesso quello di concentrare totalmente l’attenzione sulle tecnologie dimenticando che il punto di partenza per utilizzarle nella maniera corretta sono le persone. Questo è uno dei rischi di business, proprio quello di dimenticarsi delle persone. Ciò che le organizzazioni devono concentrarsi a cambiare è il mindset dei lavoratori e solo successivamente scegliere la tecnologia più adatta ad essi. Ecco perché Gallup ha avuto la curiosità di chiedere alle organizzazioni Europee cosa stavano facendo per permettere ai dipendenti di acquisire le competenze necessarie.

  • Non riduzione ma aumento del lavoro significativo

Uno dei problemi che si incontrano nell’implementare RPA sono le resistenze dei lavoratori che temono di veder portar via il loro lavoro.

In realtà l’automazione dei processi lavorativi ripetitivi portano via la parte meno nobile del lavoro delle persone permettendogli invece di concentrare le loro energie nella parte più nobile. Nuove tecnologie significano nuove figure lavorative. Senza persone che sono in grado di utilizzare le tecnologie le aziende non otterranno benefici significativi dalla digitalizzazione.

Che cosa può fare Agile per cambiare e accettare il cambiamento della digitalizzazione?

Quello che sta succedendo e che emerge dalla ricerca e dagli interventi al congresso RPA è un divario tra due mentalità:

  • la mentalità convenzionale: quella proveniente dal paradigma di predizione e controllo, product centrica e basata su un’organizzazione di tipo gerarchico (approfondisci di più con il capitolo introduttivo del Libro Il quinto paradigma)
  • la mentalità Agile: che invece affronta in un altro modo il mondo tentando di cogliere le occasioni, senza dipartimenti, senza job description e con team multifunzionali con livelli di autonomia molto elevati (approfondisci di più in questo articolo: Metodologia Agile: definizione, principi e obiettivi)

Quello che risulta è che le organizzazioni che vincono la digitalizzazione, che riescono a sfruttarla pienamente e con ottimi risultati sono quelle che hanno un modo di gestire l’organizzazione differente. (Source: Forbes)

Se un’organizzazione convenzionale, utilizza le tecnologie e lo fa in maniera convenzionale, con le catene di comando convenzionali sarà, per citare Steve Denning in The Age of Agile, “come guidare un calesse in autostrada” cioè troppo lenta per essere efficace nell’utilizzare queste tecnologie che sono ormai a disposizione di tutti, facilmente raggiungibili e a prezzi abbordabili.

Le organizzazioni che diventano Agile end to end, come sistemi, sono in grado di cambiare rapidamente strategie, struttura organizzativa e modelli di business, processi, competenze e tecnologie (leggi la storia dell’evoluzione di Haier), in una parola di fare Business Agility.

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Vedi anche Il futuro del lavoro: i 4 scenari secondo World Economic Forum

Pubblicato da Ilaria Biumi il

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