Il potente motore dell’Organizzazione Atomica

Il potente motore dell’Organizzazione Atomica

L'antico filosofo greco Democrito teorizzava l'esistenza degli atomi chiedendosi cosa accadrebbe tagliando una mela in pezzi sempre più piccoli fino a raggiungere un punto  così piccolo da essere "non tagliabile". Queste particelle indivisibili le considerava atomi.

Oggi, grazie a strutture di ricerca multimiliardarie come il CERN e il suo Large Hadron Collider, possiamo dare risposte che Democrito poteva solo sognare sugli atomi e sulle loro particelle (come il bosone di Higgs, irriverentemente chiamato la "Particella di Dio" per la gioia di molti scienziati).

Un'organizzazione può essere definita come due o più persone che operano insieme per raggiungere uno scopo comune. Se ipotizziamo l'organizzazione come un insieme di atomi, quali sono le minuscole forze che legano le persone? La risposta si trova in parole come “commitment” e “promise”, impegno e promessa. 

Fernando Flores era un giovane ministro delle Finanze cileno quando, nel 1973, un colpo di stato rovesciò il governo e Flores fu imprigionato per tre anni, separato dalla moglie e dai cinque figli. Una volta rilasciato si trasferì con la famiglia negli Stati Uniti dove iniziò un programma di dottorato di ricerca alla Università of California a Berkeley, studiò informatica e filosofia del linguaggio. In seguito diventò un imprenditore nell’ambito del software e poi consulente aziendale internazionale. Il suo libro, scritto insieme al professore Terry Winograd di Stanford, Understanding Computers and Cognition: A New Foundation for Design, è stato lodato come un capolavoro nel campo dell'intelligenza artificiale.

Secondo Flores, un atomo di lavoro è costituito dalla formazione di un impegno da e tra esseri umani, attraverso quello che Flores chiama “conversation for action”. Il processo di impegno procede dispiegandosi in un ciclo definito: una richiesta di impegno avviene da un Cliente verso un Performer e la negoziazione sulle condizioni di soddisfazione conducono all’impegno (ciò che in agile software potrebbe essere chiamata “definition of done”), quindi un’ulteriore fase conduce ad una dichiarazione di raggiungimento da parte del Performer e si conclude con la dichiarazione di soddisfazione da parte del cliente.

Gli impegni, correttamente compresi, sono atti di discorso affermativo; dichiarazioni d'intenti nette che costituiscono promesse per le quali ci si aspetta che chi promette possa essere ritenuto pienamente responsabile dai rispettivi clienti. Non vi è responsabilità senza un impegno preesistente. Senza un impegno, di che cosa si potrebbe ritenere responsabile qualcuno?

Questi "atomi di lavoro" sono il collante sostanziale che lega gli esseri umani attorno a uno scopo comune, all'interno o all'esterno dell’organizzazione formale. Nelle aziende post-burocratiche, gli impegni ricorrenti tra gli individui possono essere catturati digitalmente ed elaborati per produrre organigrammi dinamici basati sugli impegni, al posto di organigrammi basati sulle gerarchie top down degli ultimi 180 anni. Gli impegni, sia a lungo termine che di breve durata (come i quark top, che durano meno di un trilionesimo di trilionesimo di secondo), forniscono l'impalcatura organizzativa che permette all’eccesso di burocrazia di morire pacificamente.

Tanto più le organizzazioni si affrettano a diventare adattive, agili e ricettive in un mondo dilaniato da pandemie e sconvolgimenti sociali, quanto più è cruciale la comprensione, il rispetto e la pratica dell’impegno a livelli sempre più elevati. Perché? Perché mantenere gli impegni è la definizione stessa di integrità. In un mondo di volatilità, incertezza, complessità e ambiguità, la vostra propria integrità è ciò su cui avete il controllo totale.

 

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Pubblicato da Doug Kirkpatrick il

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