Le 4 grandi difficoltà di avviare un progetto pilota Agile

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Le 4 grandi difficoltà di avviare un progetto pilota Agile

Essendoci una certa confusione sul reale significato di Agile ed essendosi create differenti correnti di pensiero sulle modalità di trasformazione delle organizzazioni, tutto ciò concorre nel creare ancor più difficoltà lungo la strada.

Secondo la nostra esperienza le difficoltà sorgono nel momento in cui non si parte da un progetto pilota e non si gettano correttamente le basi per affrontarlo. Vediamo di seguito 4 delle principali difficoltà che si riscontrano nella fase di avvio del progetto pilota Agile.

Le 4 difficoltà di avvio

1) Formare le persone sulle metodologie e non sul Mindset Agile

Una delle prime difficoltà delle organizzazioni che vogliono intraprendere un viaggio di trasformazione Agile sta nel non comprendere da subito la differenza tra fare ed essere Agile. Introdurre una metodologia Agile senza formare le persone sul Mindset Agile rischia di far perdere tempo e costi alle aziende che in genere se ne rendono conto 1 anno e mezzo dopo. Momento in cui non vedono i risultati sperati e si ritrovano con problematiche relazioni, disfunzionalità nelle comunicazioni tra diversi reparti Agile e non, competenze non necessarie ai fini di soddisfare i bisogni del cliente finale, frustrazione e disillusione in chi aveva creduto nel progetto di trasformazione. Spesso ricadono nello stesso approccio per cui provano a conformarsi rigidamente alla metodologia nella speranza di veder accadere qualcosa e diventando così una burocrazia degli artefatti e dei dogmatici del metodo e dei suoi strumenti. È sufficiente vedere come è cambiato il valore che portano al cliente finale per capire che non sono Agile, semplicemente fanno Agile.

Prima di comprendere quale metodologia adottare, come adattarla al proprio contesto e certificare schiere di persone è molto meglio comprendere di cosa ha realmente bisogno il team. Questo è possibile solo dopo aver formato le persone sulla cultura Agile ed essere partiti dalla definizione di valore per il cliente finale. Le prime sperimentazioni su come modificare la filiera di processo end-to-end farà comprendere ai team quali metodologie e strumenti sperimentare e utilizzare.

2) Continuare a lavorare su piani, budget, target e obiettivi

Piani, budget, target di vendita e obiettivi sono il cuore delle organizzazioni che lavorano all’interno del paradigma di predizione e controllo. Per un team che intraprende un progetto pilota sono molto fuorvianti poiché focalizzano le persone sulle richieste del management piuttosto che sul reale e più importante obiettivo di soddisfare i bisogni dei clienti e fornire loro valore. Le organizzazioni Agile pianificano spesso e rivedono frequentemente le loro strategie ma queste attività non hanno niente a che vedere con i tradizionali piani, budget e target. Puoi approfondire come avviene la pianificazione in questo articolo.

3) Considerarlo un viaggio con una fine

In Agile i prodotti, servizi e processi non vengono mai considerati finiti e per tanto ogni cosa può essere migliorata, può mutare per adattarsi costantemente ai bisogni dei clienti finali. I prodotti e servizi possono essere migliorati dopo aver ricevuto feedback dai clienti e anche i loro bisogni, oggi più che mai, sono in costante cambiamento. Un progetto pilota di trasformazione Agile non è un progetto con un obiettivo finale prestabilito ma un viaggio in cui si scoprono passo dopo passo nuove incertezze, difficoltà, sfide e opportunità.

4) Richiedere report di andamento ai team

Il team o i team che si generano per intraprendere il progetto pilota sono auto-organizzati, prendono le decisioni in autonomia e decidono loro stessi i metodi di misurazione e come svolgere il lavoro. Per questo se il management chiede loro dei report sull’andamento del loro lavoro durante il progetto pilota vanno contro i principi Agile. La loro autonomia comprende la decisione di includere altre persone nel team se notano che mancano delle competenze necessarie al progetto, scegliere quale tecnologia da sperimentare e utilizzare, sono paragonabili ad una piccola start up e maggiore sarà il loro livello di autonomia maggiore sarà l’impegno che impiegano nel progetto pilota.

Fondamenti al progetto pilota

Queste sono solo alcune delle difficoltà e degli errori  maggiormente incontrati dalle aziende che vogliono implementare Agile. C’è però un modo più semplice ed efficace per evitare queste difficoltà e risparmiare tempo prezioso nella trasformazione ed è quello di affidarsi ad un Agile Coach esterno all’azienda che la supporta durante il progetto pilota.

Un Agile Coach che ha intrapreso un percorso di formazione sulle conoscenze, strumenti e competenze Agile può consigliare alle aziende quali sono i giusti passi da compiere:

  • aiuta a creare una cultura Agile di sperimentazione;
  • fa coaching alle persone per aiutarle a modificare il loro Mindset;
  • istruisce i team sulle metodologie più utili a loro e li aiuta ad integrarle nel processo;
  • istruisce altri Agile Coach interni all’azienda per prepararsi alla fase successiva di Scale Up.

Nella fase di scale up segue gli Agile Coach interni aiutandoli a svolgere il loro lavoro con i team.

Pubblicato da Ilaria Biumi il

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